Google Business Profile: Guida Completa per Trasformare Visibilità Locale in Fatturato

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Perché il Tuo Prossimo Cliente Ti Sta Cercando su Google (e Potrebbe Non Trovarti)

Questa guida per il Google Business Profile è uno strumento importantissimo per un’attività locale. Immagina questo scenario: un potenziale cliente si trova a poche centinaia di metri dalla tua attività. Ha appena tirato fuori lo smartphone per cercare esattamente il prodotto o il servizio che offri. Digita “ristorante di pesce qui vicino”, “elettricista urgente a Roma” o “negozio di abbigliamento per bambini”.

In questo preciso istante, si gioca una partita decisiva per il tuo business. Apparirai nel “Local Pack” di Google, quel riquadro in cima ai risultati con la mappa e tre attività in evidenza, oppure resterai invisibile, lasciando campo libero alla concorrenza?

I numeri non mentono: la ricerca locale guida le decisioni d’acquisto

Se pensi che questa sia una situazione marginale, i dati raccontano una storia diversa, una storia che ogni PMI italiana dovrebbe conoscere a memoria:

  • Quasi una ricerca su due su Google ( 46% ) ha un intento locale . Le persone non navigano a caso, cercano soluzioni immediate e vicine.
  • Il 76% di chi effettua una ricerca locale da smartphone visita un’attività correlata entro 24 ore .
  • Il 28% di queste visite si trasforma in un acquisto .

Questi non sono semplici numeri, sono i tuoi prossimi clienti. Clienti che, in questo momento, stanno usando Google come la moderna versione delle Pagine Gialle, ma con un’aspettativa di immediatezza e affidabilità infinitamente superiore.

Dal biglietto da visita digitale al motore di crescita

In questo nuovo paradigma, il tuo Google Business Profile (GBP) non è più un semplice accessorio digitale, ma è diventato la tua vetrina più importante. È un asset strategico gratuito che lavora per te 24 ore su 24, 7 giorni su 7, intercettando la domanda proprio nel momento in cui si manifesta.

Ma essere presenti non basta. Per vincere la partita della visibilità locale, è necessario padroneggiare i tre pilastri su cui si basa l’algoritmo di Google: Rilevanza (quanto il tuo profilo corrisponde alla ricerca), Distanza (la prossimità fisica dell’utente) e Notorietà (la tua autorevolezza online, costruita soprattutto attraverso le recensioni).

Questa guida non è un elenco di trucchi, ma un manuale strategico e operativo pensato per le PMI italiane. Ti mostreremo, passo dopo passo, come trasformare il tuo profilo da una semplice scheda informativa a un potente motore di crescita, capace di convertire la visibilità digitale in clienti reali e fatturato.

Le Fondamenta del Successo: Costruire un Profilo Inattaccabile

Prima di addentrarci nelle tattiche di ottimizzazione avanzata, dobbiamo assicurarci che le fondamenta della nostra “vetrina digitale” siano solide come la roccia. Esistono due passaggi preliminari che non sono semplicemente consigliati, ma assolutamente non negoziabili. Ignorarli significa costruire un castello sulla sabbia: destinato a crollare al primo soffio di vento della concorrenza.

Passo 1: Rivendica la Tua Identità: Creazione e Verifica del Profilo

Il primo, imprescindibile passo è rivendicare la proprietà del tuo profilo aziendale su Google. Potrebbe già esistere un profilo generato automaticamente da Google o creato da un utente; in entrambi i casi, prenderne il controllo è fondamentale.

Perché la verifica è così importante?

  • Sblocca il Pieno Potenziale: Solo un profilo verificato ti dà accesso a tutte le funzionalità di gestione: puoi rispondere alle recensioni, pubblicare post, caricare foto, aggiornare gli orari e analizzare i dati di performance.
  • Costruisce Fiducia: La spunta di verifica comunica a Google e ai clienti che sei il legittimo proprietario dell’attività. Questo aumenta l’autorevolezza del tuo profilo e la fiducia dei consumatori.
  • Protegge il Tuo Brand: Senza verifica, chiunque potrebbe suggerire modifiche errate alle tue informazioni, danneggiando la tua reputazione e creando confusione nei clienti.

La procedura di verifica (solitamente tramite una cartolina postale inviata all’indirizzo fisico, una telefonata o un’email) è il cancello d’ingresso per gestire attivamente la tua presenza locale.

Passo 2: Il Dogma del NAP: L’Identità Digitale della Tua Azienda

Una volta preso il controllo, devi scolpire nella pietra la tua identità digitale. Questa identità si basa su tre informazioni chiave, note con l’acronimo NAP :

  • ame (Nome dell’attività)
  • ddress (Indirizzo)
  • hone (Numero di telefono)

Pensa al NAP come al codice fiscale della tua azienda su Internet. Per Google, la coerenza assoluta di questi dati su ogni piattaforma online (dal tuo sito web alle directory di settore, dalle pagine social a Yelp) è uno dei più potenti segnali di legittimità e autorevolezza.

Ogni discrepanza: un “S.r.l.” invece di “srl”, un “Viale” scritto per esteso invece di “V.le”, un vecchio numero di telefono non aggiornato: crea una crepa nella tua identità digitale. Queste incongruenze confondono l’algoritmo di Google, che nel dubbio preferirà premiare un concorrente con un’identità più chiara e coerente.

Assicurati che il tuo NAP sia identico, carattere per carattere, ovunque online. Questo è uno dei pilastri su cui poggia la tua Notorietà e la fiducia che Google ripone nella tua attività.

L’Anatomia di un Profilo Ottimizzato: Dalla Categoria alle Foto

Con fondamenta solide, possiamo ora costruire i muri portanti del nostro profilo. Ogni sezione che Google mette a disposizione non è un optional, ma un’opportunità strategica per comunicare Rilevanza al suo algoritmo e valore ai tuoi potenziali clienti. Vediamo come ottimizzare i campi più importanti.

La Scelta Strategica delle Categorie: Il DNA della Tua Attività

Se dovessimo scegliere un singolo fattore di ranking all’interno del profilo, sarebbe questo. La categoria primaria è l’informazione più critica che fornisci a Google per fargli capire chi sei cosa fai .

  • Categoria Primaria: Deve descrivere l’essenza della tua attività nel modo più preciso possibile (es. “Ristorante di pesce” è meglio di un generico “Ristorante”). Questa scelta determina in gran parte le query di ricerca per cui verrai mostrato.
  • Categorie Secondarie: Usale per descrivere aspetti aggiuntivi della tua offerta (es. il “Ristorante di pesce” potrebbe aggiungere “Ristorante con posti a sedere all’aperto” o “Bar”). Queste aiutano a intercettare ricerche più specifiche e a coda lunga.

Scegliere le categorie corrette è il primo passo per garantire che il tuo profilo sia rilevante per le ricerche giuste.

Contenuti che Convertono: Oltre le Informazioni di Base

Una volta definite le categorie, è il momento di arricchire il profilo con dettagli che persuadono l’utente a sceglierti.

  • Descrizione Efficace: Hai a disposizione 750 caratteri. Non sprecarli in un elenco di parole chiave. Usali per raccontare la tua unicità, evidenziare cosa ti distingue dalla concorrenza e includere una chiara call-to-action. I primi 250 caratteri sono i più importanti, perché sono subito visibili senza che l’utente debba cliccare “altro”.
  • Attributi: Questi sono tag specifici che forniscono informazioni rapide e preziose, spesso usate da Google per filtrare i risultati. Attributi come “Accessibile in sedia a rotelle”, “Wi-Fi gratuito”, “Ideale per bambini” o “LGBTQ+ friendly” non solo migliorano l’esperienza utente, ma ti permettono di apparire in ricerche molto mirate, aumentando la qualità dei contatti che ricevi.
  • Il Potere delle Immagini: In un mondo digitale, le foto sono il surrogato dell’esperienza fisica. Un profilo senza immagini di qualità è come un negozio con le serrande abbassate. I dati lo confermano: le attività con foto ricevono il 42% in più di richieste di indicazioni stradali e il 35% in più di click verso il sito web. Carica foto professionali degli esterni, degli interni, dei tuoi prodotti o servizi e del team al lavoro. Le immagini costruiscono fiducia, gestiscono le aspettative e abbattono le barriere all’acquisto prima ancora che il cliente varchi la tua soglia.

Compilare meticolosamente ogni sezione significa fornire a Google tutti gli elementi per comprendere appieno la tua attività e presentarla come la migliore soluzione possibile a un utente nelle vicinanze.

Interazione e Reputazione: Costruire Fiducia e Scalare il Ranking

Avere un profilo completo e ottimizzato è il punto di partenza. Ma per vincere davvero la partita della SEO locale, devi trasformare la tua scheda da una bacheca statica a un luogo di conversazione dinamico. L’interazione costante con i clienti è il motore che alimenta la tua Notorietà online, uno dei tre pilastri del ranking di Google. Un profilo “vivo” è un profilo che Google premierà.

Gestione Scientifica delle Recensioni: Il Carburante della Notorietà

Le recensioni sono la linfa vitale del tuo profilo per due motivi strategici:

  1. Prova Sociale per i Clienti: Un alto numero di recensioni positive è il più potente fattore di persuasione per un nuovo cliente che non ti conosce. La fiducia si costruisce leggendo le esperienze degli altri.
  2. Segnale Diretto per Google: Quantità, qualità e frequenza delle recensioni sono un segnale di ranking esplicito. Un flusso costante di feedback positivi comunica a Google che la tua attività è apprezzata, attiva e affidabile.

La regola d’oro è semplice ma non negoziabile: rispondi a TUTTE le recensioni , il più rapidamente possibile.

  • Rispondere alle Recensioni Positive: Non limitarti a un semplice “grazie”. Personalizza la risposta, menziona un dettaglio della loro esperienza e invitali a tornare. Questo non solo fidelizza il cliente, ma mostra a tutti i potenziali clienti che apprezzi il loro feedback.
  • Rispondere alle Recensioni Negative: È qui che si dimostra la vera professionalità. Mantieni un tono calmo e costruttivo. Ringrazia per il feedback, scusati per l’inconveniente (anche se pensi di avere ragione) e offri una soluzione o un modo per discutere la questione offline. Una risposta ben gestita a una critica può trasformare un cliente insoddisfatto in un sostenitore e dimostra a tutti gli altri che prendi sul serio il servizio clienti.

Sezione Q&A (Domande e Risposte): La Conoscenza a Portata di Click

La sezione “Domande e risposte” è uno degli strumenti più sottovalutati del GBP. Spesso viene lasciata vuota o in balia delle domande (a volte poco pertinenti) degli utenti. L’approccio strategico, invece, è quello proattivo.

Pensa alle 5-10 domande più frequenti che ricevi ogni giorno per telefono o via email (“Avete parcheggio?”, “Fate consegne a domicilio?”, “Qual è il vostro piatto più richiesto?”). “Semina” tu stesso queste domande e fornisci risposte chiare e complete.

Questo approccio ha un duplice vantaggio:

  • Migliora l’Esperienza Utente: Fornisci un valore immediato, riducendo il carico di lavoro del tuo staff e aiutando i clienti a trovare subito le informazioni che cercano.
  • Aumenta la Rilevanza: Popolare questa sezione con le parole chiave pertinenti che i clienti usano naturalmente aiuta Google a comprendere ancora meglio la tua offerta, migliorando il tuo posizionamento per quelle query specifiche.

Google Posts: Segnala che la Tua Attività è “Aperta e Attiva”

I Google Posts sono dei mini-articoli di blog, annunci o aggiornamenti che appaiono direttamente sul tuo profilo aziendale. Hanno una durata limitata (solitamente 7 giorni, a meno che non siano legati a un evento) e sono un modo eccellente per comunicare offerte speciali, novità, eventi o semplicemente per condividere contenuti di valore.

Il loro scopo principale non è tanto la conversione diretta, quanto inviare un segnale costante a Google che la tua attività è dinamica e in continuo aggiornamento. Un profilo che pubblica post con regolarità viene percepito dall’algoritmo come più curato e rilevante rispetto a un profilo abbandonato a sé stesso. Usali settimanalmente per mantenere il tuo profilo “fresco” e interessante.

Funzionalità Avanzate: Trasformare il Profilo in un Punto di Transazione

Un profilo Google Business Profile ottimizzato e interattivo attira i clienti. Ma le funzionalità avanzate possono fare molto di più: possono trasformare l’interesse in azione immediata, convertendo un utente che naviga in un cliente pagante, direttamente dalla pagina dei risultati di ricerca. Vediamo come trasformare la tua scheda in un vero e proprio punto vendita digitale.

Creare un Catalogo Digitale: Le Sezioni Prodotti e Servizi

Molte aziende si limitano a compilare le informazioni di base, perdendo l’opportunità di mostrare l’intera gamma della loro offerta. Le sezioni Prodotti Servizi sono le tue vetrine digitali.

  • Sezione Prodotti: Ideale per attività di retail o ristoranti, questa sezione ti permette di creare un catalogo visivo dei tuoi articoli. Per ogni prodotto puoi aggiungere foto, nome, descrizione e prezzo. Questo non solo offre una panoramica chiara e accattivante, ma ogni prodotto indicizzato può apparire in risposta a ricerche molto specifiche (es. “pizza margherita vicino a me”), intercettando clienti con un’altissima intenzione d’acquisto.
  • Sezione Servizi: Cruciale per professionisti, artigiani e aziende B2B. Qui puoi elencare e descrivere dettagliatamente ogni servizio che offri, specificandone le caratteristiche e, se vuoi, i prezzi. Similmente ai prodotti, un elenco di servizi ben strutturato migliora la tua Rilevanza per le ricerche a coda lunga (es. “riparazione condizionatori [marca] a [città]”), attirando un traffico più qualificato.

Popolare queste sezioni significa dare ai clienti un motivo concreto per sceglierti, mostrando subito cosa puoi fare per loro.

Abilitare Prenotazioni e Appuntamenti Diretti: Riduci l’Attrito, Aumenta le Conversioni

Ogni click in più che un utente deve fare per completare un’azione (come prenotare un tavolo o fissare un appuntamento) aumenta la probabilità che abbandoni il processo. Google lo sa, e per questo offre la possibilità di integrare sistemi di booking direttamente nel profilo.

Abilitando la funzione Prenotazioni Appuntamenti , permetti ai clienti di riservare il loro posto o il loro slot orario con un solo click, senza mai lasciare la pagina di Google. Questo processo semplificato abbatte l’attrito e massimizza le conversioni.

Se utilizzi una piattaforma di booking partner di Google, l’integrazione è spesso automatica. In caso contrario, puoi inserire un link diretto alla pagina di prenotazione del tuo sito web. L’obiettivo è lo stesso: rendere l’azione desiderata il più semplice e immediata possibile. Offrire questa comodità non è più un lusso, ma uno standard di servizio che i clienti si aspettano.

Misurare per Vincere: Interpretare i Dati di Performance per Guidare il Business

Gestire un profilo Google Business senza analizzarne le performance è come guidare un’auto di notte a fari spenti. Potresti muoverti, ma non sai dove stai andando. La sezione Performance del tuo GBP è la tua dashboard strategica, uno strumento potentissimo che, se interpretato correttamente, ti dice esattamente cosa funziona, cosa no e dove si trovano le maggiori opportunità di crescita.

Capire Come Ti Trovano i Clienti: Ricerche Dirette vs. “Discovery”

Il primo dato fondamentale da analizzare è come gli utenti arrivano al tuo profilo. Google suddivide le ricerche in due categorie principali:

  • Ricerche Dirette (Direct): Sono gli utenti che hanno cercato esplicitamente il nome o l’indirizzo della tua attività (es. “Ristorante Da Gino Roma”). Questi sono clienti che già ti conoscono. Sebbene sia un buon indicatore di notorietà del brand, questo dato non misura l’efficacia della tua SEO locale.
  • Ricerche “Discovery”: Sono gli utenti che hanno trovato il tuo profilo cercando una categoria, un prodotto o un servizio che offri, senza conoscere il tuo nome (es. “ristorante di pesce vicino a me”). Questo è il dato più importante. Un alto numero di ricerche “Discovery” significa che la tua strategia di ottimizzazione sta funzionando e che stai intercettando con successo nuovi clienti che altrimenti non ti avrebbero mai trovato.

Monitorare la crescita delle ricerche “Discovery” è il vero termometro della tua visibilità online.

Le Azioni che Contano: Dalle Visite alle Conversioni

Il pannello Performance non ti dice solo quante persone vedono il tuo profilo, ma anche quante compiono un’azione concreta, segnalando un’elevata intenzione d’acquisto. Le metriche chiave da monitorare sono:

  • Chiamate: Ogni click sul pulsante “Chiama” è un lead ad altissimo potenziale. È un cliente che ha bisogno di una risposta immediata e che è a un passo dalla conversione.
  • Richieste di Indicazioni Stradali: Questo è un segnale ancora più forte. Un utente che chiede a Google Maps come raggiungerti sta pianificando una visita fisica imminente. È la metrica che collega più direttamente la tua presenza online al flusso di clienti nel tuo negozio fisico.

Questi non sono “like” o “visualizzazioni”, ma azioni che hanno un impatto diretto e misurabile sul tuo fatturato.

Dai Dati all’Azione: Usare le Statistiche per Ottimizzare il Business

Le statistiche del GBP non sono solo numeri da guardare, ma spunti per agire. Ecco come usarli in modo strategico:

  • Analizza le Query di Ricerca: La sezione Performance ti mostra i termini di ricerca più usati per trovarti. Questa è una miniera d’oro. Stai apparendo per le parole chiave giuste? Ci sono termini inaspettati che i clienti usano? Usa queste informazioni per ottimizzare i tuoi Google Posts, la descrizione del profilo e persino le pagine del tuo sito web.
  • Sfrutta i Dati di Geolocalizzazione: La mappa che mostra da quali zone provengono le richieste di indicazioni ti dice dove si trovano i tuoi clienti più interessati. Puoi usare questi dati per lanciare campagne pubblicitarie geolocalizzate (su Google Ads o sui social media) con un’efficacia molto maggiore, colpendo esattamente le aree da cui già provengono i tuoi potenziali clienti.

Analizzare i dati con regolarità ti permette di passare da una gestione reattiva a una strategia proattiva, ottimizzando continuamente il tuo profilo sulla base del comportamento reale dei tuoi clienti.

Errori Comuni e Come Risolverli (Caso Pratico: La Sospensione del Profilo)

Gestire un profilo Google Business è un’attività potente ma delicata. Google ha delle linee guida molto precise per garantire la qualità e l’affidabilità delle informazioni fornite agli utenti. Ignorarle, anche involontariamente, può portare a penalizzazioni o, nel peggiore dei casi, alla sospensione del profilo. Vediamo quali sono gli errori più comuni e come affrontare la situazione più critica.

I 7 Errori Capitali da Evitare

Evitare questi errori significa proteggere il tuo asset digitale più importante e garantire che il tuo profilo lavori sempre per te, non contro di te.

  1. Keyword Stuffing nel Nome dell’Attività: Aggiungere parole chiave o la località al nome ufficiale della tua azienda (es. “Pizzeria da Gino – Miglior Pizza a Domicilio Roma”) è una delle violazioni più comuni e penalizzate. Il nome deve corrispondere esattamente alla tua insegna e alla tua ragione sociale.
  2. NAP Incoerente: Avere Nome, Indirizzo o Telefono (Name, Address, Phone) diversi tra il profilo, il tuo sito web e altre directory online (come Pagine Gialle o Yelp) confonde Google e ne erode la fiducia, danneggiando il tuo ranking. La coerenza deve essere assoluta.
  3. Scegliere la Categoria Sbagliata: Impostare una categoria primaria che non rappresenta il core business della tua attività è un errore grave che ti farà apparire per le ricerche sbagliate, sprecando visibilità preziosa.
  4. Ignorare le Recensioni (soprattutto quelle Negative): Non rispondere ai feedback dei clienti comunica a Google e agli utenti che non ti curi della tua reputazione. È un segnale di scarsa attività e di un servizio clienti poco attento.
  5. Usare Foto Stock o di Bassa Qualità: Il tuo profilo deve rappresentare la realtà. Foto finte, sgranate o non pertinenti minano la fiducia dei consumatori e possono essere penalizzate.
  6. Creare Profili Multipli per la Stessa Sede: A meno che tu non gestisca attività distinte con ingressi separati nello stesso luogo (es. un ristorante e un bar con gestioni diverse), creare più profili per un’unica sede è una violazione che porta quasi certamente alla sospensione.
  7. Dimenticarsi di Aggiornare gli Orari: Orari di apertura non corretti, specialmente durante le festività, creano un’esperienza utente estremamente negativa. Un cliente che ti trova chiuso quando il tuo profilo dice che sei aperto è un cliente perso, che probabilmente lascerà una recensione negativa.

Profilo Sospeso? Niente Panico. Ecco la Procedura Corretta

Vedere il proprio profilo sospeso può essere un’esperienza frustrante. Significa che la tua “vetrina digitale” è stata oscurata. Tuttavia, agendo in modo metodico, è quasi sempre possibile risolvere la situazione.

  1. Identifica la Violazione: La prima cosa da fare è rileggere con la massima attenzione le linee guida ufficiali di Google . Non agire d’impulso. Cerca di capire quale regola potresti aver violato. L’errore è quasi sempre uno di quelli elencati sopra.
  2. Correggi il Problema: Una volta identificata la potenziale violazione, correggila sul tuo profilo. Se hai fatto keyword stuffing nel nome, ripristina il nome ufficiale. Se il tuo indirizzo non era preciso, correggilo. Non puoi chiedere la riattivazione se prima non hai risolto il problema alla radice.
  3. Prepara le Prove Documentali: Mettiti nei panni di Google. Deve verificare che la tua sia un’attività reale e legittima. Prepara foto chiare e leggibili di:
    • La tua insegna esterna ben visibile.
    • Una bolletta di un’utenza (luce, gas, telefono) intestata alla tua azienda con l’indirizzo corrispondente.
    • La tua licenza commerciale o una visura camerale.
  4. Invia il Modulo di Ricorso: Compila il modulo di richiesta di ripristino ufficiale fornito da Google. Sii conciso, professionale e allega tutte le prove che hai raccolto. Spiega le correzioni che hai apportato.
  5. Sii Paziente e Professionale: Dopo aver inviato il ricorso, attendi. Non inviare richieste multiple, perché questo rallenterebbe solo il processo. Se ricevi una risposta, rispondi in modo professionale e collaborativo.

Affrontare una sospensione richiede pazienza e precisione, ma dimostrare a Google che hai compreso e risolto l’errore è la via più sicura per tornare online.

Da Invisibile a Inarrestabile: Il Tuo Piano d’Azione per Dominare la Ricerca Locale

Siamo giunti alla fine di questa guida strategica, ma per te è solo l’inizio. Abbiamo visto come Google Business Profile non sia una semplice voce in un elenco digitale, ma un ecosistema dinamico che, se gestito con cura e strategia, si trasforma nel più potente motore di crescita per la tua attività locale.

Hai il potere di intercettare i clienti nel momento esatto in cui hanno bisogno di te, di costruire una reputazione solida e di trasformare le ricerche online in clienti reali che varcano la soglia del tuo negozio. Ma la conoscenza senza azione è solo potenziale sprecato. È il momento di passare dalla teoria alla pratica.

La Tua Checklist Operativa per un Profilo GBP di Successo

Usa questa checklist per organizzare le tue attività e assicurarti di non tralasciare nessun dettaglio fondamentale.

Cose che puoi fare subito:

  • [  ] Verifica del Profilo: Assicurati di avere il controllo completo della tua scheda.
  • [  ] Controllo Coerenza NAP: Verifica che Nome, Indirizzo e Telefono siano identici su profilo, sito web e principali directory online.
  • [  ] Ottimizzazione Categorie: Controlla che la categoria primaria sia quella corretta e aggiungi tutte le categorie secondarie pertinenti.
  • [  ] Compilazione Completa: Riempi ogni sezione del profilo: descrizione, attributi, orari, servizi/prodotti.
  • [  ] Caricamento Foto Professionali: Aggiungi almeno 10 foto di alta qualità che mostrino i tuoi esterni, interni, prodotti e team.

Azioni Settimanali:

  • [  ] Crea un Google Post: Pubblica un’offerta, un evento o una novità per mantenere il profilo “attivo”.
  • [  ] Rispondi a TUTTE le Recensioni: Dedica del tempo a rispondere in modo personalizzato a ogni nuova recensione, positiva o negativa.
  • [  ] Aggiungi Nuove Foto: Carica una o due nuove foto per mostrare la vitalità della tua attività.

Azioni Mensili:

  • [  ] Analizza le Performance: Controlla i dati, focalizzandoti sulla crescita delle ricerche “Discovery” e sulle azioni (chiamate, indicazioni).
  • [  ] Controlla e Rispondi alle Q&A: Verifica se ci sono nuove domande e rispondi prontamente. Se non ce ne sono, “semina” tu stesso una domanda comune con la relativa risposta.

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